| I medici di Seattle e Los Angeles sono tornati, e sono tutti a caccia di seconde opportunità e nuovi inizi…
La vita continua. Perfino dopo la strage compiuta da Gary Clark. Perfino dopo la morte di amici e colleghi. Perfino dopo gli eventi destinati a lasciare per sempre un segno nella nostra vita. È questo il messaggio degli episodi di Grey’s Anatomy e Private Practice che hanno debuttato lunedì su FoxLife e che ancora una volta condividono le stesse tematiche di fondo. Le stesse tematiche e… “matrimoni un po’ affrettati”, se così vogliamo definirli, che coinvolgono i personaggi di entrambe le serie.
A Seattle ci vengono mostrate le reazioni dei protagonisti sopravvissuti alla strage. C’è chi cerca nuovi inizi (Cristina e Owen, che trovano l’una nell’altro la forza di guardare avanti; il capo Webber, che torna al suo posto). C’è chi dà un taglio al passato perché guardarsi indietro sarebbe troppo doloroso e vuole cancellare tutto, ricominciando da zero (Alex, Miranda). C’è chi si sente immortale, “drogato di adrenalina”, perché ha vinto la morte (Derek).
E poi, c’è chi non riesce proprio a confessare il suo segreto più doloroso. Chi non riesce a guardare in faccia ciò che realmente ha cambiato la sua vita. Meredith non ottiene l’abilitazione a tornare in sala operatoria perché lo psicologo chiamato dall’ospedale per supportare il personale (il dottor Andrew Perkins, interpretato da James Tupper) ha intuito che la dottoressa gli sta nascondendo qualcosa. Che nasconde qualcosa a lui, ai suoi amici e perfino a se stessa. Così, in un episodio carico di emozioni (con Lexie che perde la testa, Miranda che cerca qualcuno a cui dare la colpa e April che – se possibile – è ancora più fastidiosa di prima), le nuove opportunità prendono il volto di Owen e Cristina che si sposano, di Andrew e Teddy che intrecciano una relazione, di Lexie che si tinge di nuovo i capelli e di Meredith che ripensa al momento in cui ha perso il bambino di cui Derek non sa nulla.
Nuovi, dolorosi inizi. Come quello del ragazzo che subisce un intervento mai tentato prima e che poi, come gli dice Derek, deve affrontare un dolore inimmaginabile… Ma da accogliere con gioia. Il dolore della vita. Quello della vittoria. Quello dei nuovi inizi. Il dolore che tutti, a Seattle, stanno cercando di gestire e devono trovare il modo di accettare. Un po’ come succede a Los Angeles, dove dopo la morte di Dell si guarda avanti e le nuove coppie – quella segreta formata da Addison e Sam, e quelle che stanno per dirsi “sì”, formate da Cooper e Charlotte e Violet e Pete – sono pronte a mettersi in gioco per costruire un futuro diverso. Un futuro migliore.
Così la fuga di Violet di fronte all’altare (che, devo dirlo, mi ha fatto esclamare “Basta, però… Non hai dato di matto già abbastanza? Non se ne può più…”) fortunatamente “rientra” e ci conferma, come la storia dei genitori che hanno perso un bambino e dell’uomo che chiede al fratello di donargli un rene, che si può e si deve ricominciare. Ci piaccia o no, la vita continua. La voce di Meredith ci spiega come il cambiamento possa essere vissuto come una morte, un lutto, oppure come una seconda occasione di vita. Una rinascita.
Non a caso il titolo dell’episodio di Grey’s Anatomy recita Con te rinasco: ci parla di un nuovo inizio, una nuova vita, una seconda opportunità. Proprio come accade a Los Angeles, con un episodio intitolato Secondo ciak e chiaramente orientato ai nuovi tentativi. Le seconde opportunità, appunto. Quelle che, a prescindere da ciò che ci è successo, siamo costretti a guardare negli occhi per continuare a vivere.
da FOXtv magazine
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